Il “Registro dei Controlli Antincendio” o “Registro Antincendio” è stato istituito per la prima volta nel Decreto del Presidente della Repubblica del 12 gennaio 1998, ma è stato poi abrogato dal DPR 151/2011. Attualmente, è previsto in modo esplicito per tutte le attività lavorative dal nuovo decreto del 1° settembre 2021.

Come deve essere il registro?
Il registro dei controlli non ha una struttura o una forma definita, ma deve essere articolato in accordo con le norme tecniche relative ai presidi antincendio che devono essere tenuti sotto controllo.

Chi lo deve compilare?
Il registro deve essere compilato e custodito dal responsabile dell’attività o da una persona responsabile, e non dal tecnico manutentore antincendio.

Definizione di “Persona Responsabile dell’attività”:
Individuo o figura all’interno di un’organizzazione o di un’attività lavorativa incaricata ad assumersi la responsabilità e la gestione delle attività legate alla sicurezza antincendio. Questo ruolo può essere assunto dal Titolare dell’attività o da un Responsabile della sicurezza antincendio specificamente designato.

QUALI SONO LE NORME DI RIFERIMENTO?

Decreto 1° settembre 2021:
Il datore di lavoro deve predisporre un registro dei controlli in cui vengono annotati i controlli periodici e gli interventi di manutenzione sugli impianti, attrezzature e altri sistemi di sicurezza antincendio.

DPR 151/2011 Art.6 Comma 2:
I controlli, le verifiche e gli interventi di manutenzione devono essere annotati in un apposito registro a cura dei responsabili dell’attività.

UNI 9994-1:2013:
Questa normativa tecnica definisce la “persona responsabile che può essere il proprietario degli immobili o l’utilizzatore dell’immobile in conformità alle regolamentazioni nazionali.
Al punto 8.3. viene indicato che La persona responsabile deve predisporre e tenere aggiornato un registro antincendio, firmato dalla STESSA PERSONA RESPONSABILE, in cui vengono registrati […]”
Questa concezione di ‘persona responsabile” e della compilazione del registro antincendio viene citata anche in tutte le normative tecniche legate ai presidi antincendio, come ad esempio: UNI EN

12845:2020, UNI 10779:2014 e UNI EN 671-3:2009.